Casali, Francesco


di:
Estremi anagrafici:

1335 circa – 1375 agosto 14



Durata cronologica della dominazione:

Cortona: 1363 luglio 12 – 1375 agosto 14



Espansione territoriale della dominazione:
Origine e profilo della famiglia:
Titoli formali:

Signore a vita, con mero e misto imperio.


Modalità di accesso al potere:

Alla morte del padre Bartolommeo, Francesco gli successe senza alcuna difficoltà.


Legittimazioni:

Caratteristiche del sistema di governo:

In una signoria ormai consolidata, le principali preoccupazioni di Francesco furono dovute alla politica estera. Mantenendosi fedele all'alleanza senese, il C. cercò accordi anche con Perugia, per cercare di contrastare il fenomeno delle compagnie di ventura, che funestavano il contado. Nel campo della politica interna si segnala un suo intervento per regolare le successioni ab intestato, assai frequenti in tempo di peste.


Sistemi di alleanza:

Come detto Francesco si mantenne fedele all'alleanza senese, confermando l'accomandigia, che gli garantì di essere incluso nelle paci condotte dalla vicina città. Il C. cercò anche di appianare le differenze con Perugia, nel frattempo caduta sotto il controllo del papa, ma dovette ben presto diffidare dei legati pontifici, che cercarono a più riprese di privarlo della signoria.


Cariche politiche ricoperte in altre citt?:

Anche il C. ottenne come il padre e il fratello Ranieri l’investitura cavalleresca dal comune di Siena, ma non risulta che abbia esercitato altre cariche.


Legami e controllo degli enti ecclesiastici, devozioni, culti religiosi:

Morto il precedente vescovo, fatto eleggere dal nonno, il C. si trovò a sostenere un braccio di ferro con la curia che aveva preferito un altro al candidato da lui indicato. Per questo motivo i rapporti fra vescovo e signore si mantennero tesi durante tutto il periodo.


Politica urbanistica e monumentale:

Il C. è ricordato dalle cronache per la sua attività edilizia,  concentrata soprattutto sul palazzo di famiglia, su quello del popolo e sulle fortificazioni.


Politica culturale:

Consenso e dissensi:

Francesco fu signore noto per la sua mitezza e per essersi adoperato per risparmiare quanto possibile ai concittadini il flagello delle compagnie, e ciò gli valse in generale un alto grado di consenso. Ma tutto questo non impedì una sollevazione rurale nel castello di Pierle, da parte dei contadini esasperati dalle imposizioni fiscali, nel 1369. Due anni dopo anche una parte del ceto dirigente, fra cui alcuni esponenti delle famiglie che erano state fra le prime sostenitrici dei Casali, maturò una cospirazione, che fu tuttavia condotta maldestramente e si concluse con la consueta repressione. Pare verosimile che dietro gli insorti ci fosse la mente del legato pontificio a Perugia, Pierre d’Etain.


Giudizi dei contemporanei:

Oltre alle cronache locali, anche il Sacchetti, dedica la sua attenzione al C., tratteggiandone la figura come quella di un generoso anfitrione e di un pio custode delle reliquie locali.


Fine della dominazione:

Come il padre, Francesco fu colpito dalla peste, ormai endemica in Toscana, ed ebbe il tempo di testare e lasciare eredi della signoria i due figli (il secondo nato postumo).


Principali risorse documentarie:

BCC [Biblioteca Comunale di Cortona], Codice Cortonese, mss. 415 (= Imbreviaturae autographae s. Rainaldi Toti nempe filii Christophori notarii Cortonensis, I), 540 (= F. Angellieri Alticozzi, Vite dei Casali); Accademia Etrusca di Cortona, Pergamene.


Bibliografia delle edizioni di fonti e degli studi:

Fonti: Cronache cortonesi di Boncitolo e d'altri cronisti, a cura di G. Mancini, Cortona, Bimbi, 1896; F. Sacchetti, Il Trecentonovelle, a cura di Emilio Faccioli, Torino, Einaudi, 1970, n. CLVII.

Studi: G. Mancini, Cortona nel Medio Evo, Firenze, Carnesecchi, 1897, rist. anast. Roma, Multigrafica, 1969, pp. 212-21; F. Cardini, Casali, Francesco, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 21, Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, 1978, pp. 78-80.

 


Apporti nuovi di conoscenza:

Note eventuali: