di:
Gian Paolo G. Scharf
1366 circa – 1384 giugno 27
Vedi scheda famigliare.
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Signore a vita, con mero e misto imperio.
Alla morte del padre Francesco, Niccolò Giovanni, ancora novenne, gli successe sotto la tutela formale di Azzo Ubertini e Giovanni da Varano (suo nonno). In realtà, in assenza dei due tutori dalla città (Giovanni lasciò Cortona dopo essersi assicurato che il nipote non corresse pericoli), il compito ricadde sul consigliere del padre, ser Ilario Grifoni, e sulla madre, donna Chiodolina da Varano.
In realtà non si può parlare di una politica del C., dato che formalmente non uscì mai di tutela. La scelta dei reggenti tuttavia si dimostrò assennata e garantì, quanto possibile in un periodo assai turbolento per l’intera zona, una certa tranquillità a Cortona. Negli ultimi anni, del resto, Niccolò Giovanni, ormai vicino alla maggiore età, dimostrò di seguire gli indirizzi di ser Ilario.
Anche il periodo di reggenza proseguì la tradizionale alleanza con Siena, allargando tuttavia il più possibile l’orizzonte delle amicizie, per far fronte comune al flagello delle compagnie. A un progressivo distendersi dei rapporti con Perugia, fece da contraltare un certo rannuvolamento sul fronte senese – pur senza alcuna rottura – mentre il C. stesso cercava di stringere i rapporti anche con Firenze, sempre più interessata alla Toscana meridionale.
Una sicura vittoria del C., o più probabilmente della reggenza, fu la nomina a vescovo di Cortona del candidato scartato anni prima dal papa, alla morte di colui che appunto il pontefice aveva eletto in prima istanza. Il rafforzamento della posizione della signoria nel controllo della chiesa locale era comunque una logica conseguenza della crisi vissuta dal pontificato al tempo dello scisma.
Non ostante la breve durata della signoria, qualche sospetto di cospirazione e qualche tentativo di privare il C. della signoria da parte di condottieri esterni ci furono, anche per l’occasione offerta dall’oggettiva debolezza di una signoria retta da un consiglio di reggenza.
Come il padre e il nonno, Niccolò Giovanni fu colpito dalla peste, che lo portò alla tomba appena diciottenne e senza lasciare testamento.
BCC [Biblioteca Comunale di Cortona], Codice Cortonese, mss. 532 (= A. Sernini, Compendio delle cose di Cortona), 540 (= F. Angellieri Alticozzi, Vite dei Casali); Accademia Etrusca di Cortona, Pergamene.
Fonti: Cronache cortonesi di Boncitolo e d'altri cronisti, a cura di G. Mancini, Cortona, Bimbi, 1896.
Studi: G. Mancini, Cortona nel Medio Evo, Firenze, Carnesecchi, 1897, rist. anast. Roma, Multigrafica, 1969, pp. 221-27; F. Cardini, Casali, Niccolò Giovanni, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 21, Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, 1978, pp. 100-02.