di:
Paolo Grillo
Inizi sec. XIII- 23 settembre 1265
novembre 1263-settembre o dicembre 1265 (Bergamo: 1264-1265)
Milano, Como, Lodi, Bergamo, Novara.
Vedi scheda di famiglia
A Milano portò il titolo di anziano perpetuo della credenza di Sant’Ambrogio o di podestà del popolo. Negli accordi con Carlo d’Angiò e con il marchese Guglielmo VII di Monferrato, nell’ambito della Lega Gelfa, utilizzò anche il titolo di “signore perpetuo del popolo di Milano”, non riscontrabile nella documentazione lombarda. Era podestà decennale a Como e a Bergamo, forse a tempo indeterminato nelle altre città.
Dopo la morte del fratello Martino della Torre, Filippo gli subentrò a Milano e nelle altre città.
A Milano egli fu proclamato anziano dalla Credenza di Sant’Ambrogio, ignoriamo se vi furono atti di legittimazione nelle altre città.
Filippo proseguì il sistema di governo popolare che già aveva caratterizzato gli anni di Martino, accentuando però il ruolo della famiglia che sempre più spesso, negli accordi sovracittadini, si presentava come un’entità a sé, alleata, ma autonoma rispetto al comune di Milano.
Filippo nel gennaio del 1265 ribaltò il sistema di alleanze costruito da Martino e portò con decisione Milano nel campo guelfo, cacciando Oberto Pelavicino dalla città e stipulando un’alleanza con Carlo d’Angiò, che aprì a quest’ultimo la strada per la conquista del Regno.
Prima di assumere il potere Filippo era stato podestà di Genova, nel 1256.
Egli mantenne un atteggiamento ostile nei confronti dell’arcivescovo Ottone Visconti, che rimase in esilio. Fu invece assai legato al monastero cistercense di Chiaravalle, dove fu sepolto come Martino e Pagano, a favore del quale intervenne in più occasioni.
Una parte degli aristocratici milanesi rimase in esilio durante il dominio di Filippo, ma la sua attività politica e militare fu molto scarsa.
Filippo morì pochi anni dopo la sua salita al potere, il 23 settembre 1265 (24 dicembre, secondo altre fonti).
Galvanei Flamme Manipulus florum sive historia Mediolanensium, a cura di L.A. Muratori, RIS, XI, Mediolani 1727, coll. 686-687; B. Corio, Storia di Milano, a cura di A. Morisi Guerra, I, Torino 1977, Gli Atti del Comune di Milano nel secolo XIII, II, (1251-1276), a cura di M.F. Baroni, R. Perelli Cippo, Alessandria 1984. Anche per la bibliografia precedente: G. L. Fantoni, Della Torre Filippo, in DBI, 37, Roma 1989, pp. 530-532; indispensabile è ancora G. Gallavresi, La riscossa dei Guelfi in Lombardia dopo il 1260 e la politica di Filippo della Torre, in “Archivio storico lombardo”, XXXIII (1906), pp. 5.67, 391-453. P. Grillo, Milano in età comunale, 1183-1276. Istituzioni, società, economia, Spoleto 2001, pp. 498-509 e 669-671; Id., Un’egemonia sovracittadina: la famiglia della Torre e le città lombarde (1259-1277), in “Rivista storica italiana”, CXX (2008), pp. 694-730.