di:
Paolo Grillo
Fine XII secolo- 6 gennaio 1241
1240
Milano
Vedi scheda familiare
Anziano del popolo
La pace di Aveno da Mantova del 1225 aveva proibito alle societates milanesi di darsi rettori unici, ma nel 1240 l’emergenza bellica e il solido legame fra Pagano della Torre e la curia romana, rappresentata a Milano dal legato Gregorio di Montelongo, permisero a Pagano di farsi nominare anziano del Popolo.
Pagano fu nominato anziano dall’assemblea della Credenza di Sant’Ambrogio.
Pagano non fu signore di Milano, ma sicuramente esercitò una leadership politica di rilievo quale capo del Popolo, per il quale approvò durante l’insediamento un dettagliato programma politico, volto alla drastica limitazione dei privilegi della nobiltà, soprattutto in campo fiscale e giudiziario, che venne in gran parte messo in atto negli anni successivi, soprattutto con la realizzazione dell’estimo.
Grazie all’influenza di parenti come il canonico Ruggero della Torre, Pagano sviluppò un solido legame con la curia romana, che gli valse l’appoggio del cardinale Goffredo di San Marco prima e del legato Gregorio da Montelongo poi.
Prima di affermarsi come leader politico milanese Pagano aveva avuto una carriera podestarile abbastanza vivace, reggendo Padova nel 1195, Brescia fra 1226 e 1227 e nel 1235 e Bergamo nel 1229.
La carica di Pagano era annuale. Dopo la sua morte, nel 1241, l’anzianato del popolo non è più ricordato per un decennio.
Anche per la bibliografia precedente: G.L. Fantoni, Della Torre Pagano, in DBI, vol. 37, Roma 1090, pp. 627-629; E. Occhipinti, Podestà “da Milano” e “a Milano” fra XII e XIV secolo, in I podestà dell’Italia comunale, I, a cura di J.-C. Maire Vigueur, Roma 2000, p. 57; P. Grillo, Milano in età comunale, 1183-1276. Istituzioni, società, economia, Spoleto 2001, pp. 551 e 660; Id., Le origini della famiglia della Torre di Milano e il preteso titolo di “conti di Valsassina” (secc.XII-inizi XIII), in “Archivi di Lecco e della Provincia”, XXX (2007), pp. 49-66.