Este, Bertoldo d’


di:
Estremi anagrafici:

Fine del XIII secolo - 21 luglio 1343.



Durata cronologica della dominazione:

Ferrara, agosto 1317 - 21 luglio 1343.



Espansione territoriale della dominazione:
Origine e profilo della famiglia:

Vedi scheda famigliare. B. era figlio di Francesco di Obizzo II.


Titoli formali:

Il 15 agosto 1317 il popolo ferrarese costituì i tre fratelli Rinaldo II, Obizzo III e Niccolò I di Aldobrandino, i loro cugini Azzo IX e B. di Francesco, congiuntamente, Domini civitatis Ferrarie et districtu sine aliqua contradictione.


Modalità di accesso al potere:

Il 22 luglio 1317 scoppiò a Ferrara una sollevazione antiangioina di cui RinaldoObizzo  vennero presto chiamati a prendere la guida. Schiacciata ogni resistenza, il 15 agosto RinaldoObizzo e Niccolò assieme ai loro due cugini Azzo e B. vennero congiuntamente acclamati dal popolo ferrarese Domini civitatis Ferrarie.


Legittimazioni:

La legittimazione dei cinque cosignori estensi derivò direttamente dalla nomina ricevuta dagli stessi Consigli cittadini. Se le prerogative di RinaldoObizzo e Niccolò furono poi ulteriormente corroborate, nel 1328, dal conferimento del vicariato imperiale e pontificio, B., marginalizzato su posizioni subalterne, non risultò oggetto di analoghe investiture.


Caratteristiche del sistema di governo:

La posizione di B. all’interno del consorzio signorile risultò del tutto subalterna a quella di RinaldoObizzo e Niccolò  tanto che il suo nome, come quello del fratello Azzo, ricorre solo sporadicamente nelle fonti e quasi sempre in riferimento a qualche fatto specifico di vita privata.

Il limitato ruolo rivestito da B. è del resto dimostrato da due eventi: agli inizi del 1328, morto da un decennio Azzo, Ludovico il Bavaro concesse il titolo di vicario imperiale in Ferrara a Rinaldo ed ai suoi due fratelli, ma non a B. la cui posizione dunque non fu corroborata da alcuna superiore investitura; parimenti, nel 1336, defunto anche Rinaldo, la città di Modena si offrì ad Obizzo e Niccolò senza che i locali consigli facessero alcun cenno di B.

Considerando la posizione gregaria di B., per ulteriori dettagli inerenti il sistema politico edificato dal collegio signorile si vedano le schede Rinaldo II e Obizzo III.


Sistemi di alleanza:

Considerando la posizione gregaria di B., si vedano le schede Rinaldo II e Obizzo III. Sposò Catellina figlia di Rizzardo da Camino e fece maritare suo figlio Francesco con Caterina di Luchino Visconti.


Cariche politiche ricoperte in altre citt?:

Legami e controllo degli enti ecclesiastici, devozioni, culti religiosi:

Politica urbanistica e monumentale:

Politica culturale:

Consenso e dissensi:

Giudizi dei contemporanei:

Fine della dominazione:

Per quanto B. morisse nel 1343, la sua effettiva autorità innanzi ai congiunti doveva già da tempo essere esigua. La scomparsa non modificò dunque in nessun modo gli assetti del consorzio signorile, ormai ridotto, per un solo ulteriore anno, ad Obizzo e Niccolò, prima che anche quest’ultimo decedesse lasciando il fratello, per ulteriori otto anni, unico signore di Ferrara e Modena.

Nonostante il marginale ruolo di B. negli equilibri interni alla famiglia, suo figlio Francesco avrebbe contestato la successione al potere di Aldobrandino figlio naturale di Obizzo IIIsostenendo i propri diritti in qualità di discendente legittimo di uno dei cinque cosignori ferraresi investiti dai consigli cittadini nell’anno 1317.


Principali risorse documentarie:

Bibliografia delle edizioni di fonti e degli studi:

Fonti:  Chronicon Estense cum additamentis usque ad a. 1468, a cura di G. Bertoni - E. P. Vicini, in Rer. Ital. Scrip., 2a edizione, XV, 3, p. 88, p. 91, p. 102, 110, 113, 118; Iohannis de Bazano, Chronicon Mutinense, a cura di T. Casini, ibid., XV, 4, p. 78, 108.

Studi: P. Bertolini, Este, Rinaldo d’, (sub voce) in Diz. biogr. degli Ital., XLIII, Ist. Enc. Italiana, Roma, 1993; P. Bertolini, Este, Obizzo d’, (sub voce) in Dizionario biografico degli Italiani, XLIII, Ist. Enc. Italiana, Roma, 1993, pp. 411-429; L. Chiappini, La vicenda estense a Ferrara nel Trecento. La vita cittadina, l’ambiente di corte, la cultura, in Storia di Ferrara, V, Il basso medioevo, Ferrara 1987, pp. 203-6; L. Gundersheimer, Ferrara estense. Lo stile del potere, Modena 1988, pp. 26.


Apporti nuovi di conoscenza:

Note eventuali: