Fondulo, Cabrino


di:
Estremi anagrafici:

1370 - 1425



Durata cronologica della dominazione:

1406 - 1420



Espansione territoriale della dominazione:

Cremona

Origine e profilo della famiglia:

Il Fondulo proveniva da una importante famiglia di parte guelfa del borgo di Soncino, dedita all’attività militare. Contrariamente a quanto spesso è stato riportato quindi,  il Fondulo non fu un uomo di umili origini.


Titoli formali:

Il Fondulo ottenne il titolo di signore di Cremona, a cui nel 1413 si aggiunse il vicariato imperiale. Il 1 gennaio 1415 Filippo Maria Visconti concesse al Fondulo il titolo di Conte di Cremona.


Modalità di accesso al potere:

Il Fondulo, già capo dell’esercito cremonese dal 1404, nel 1406 fece arrestare Ugolino Cavalcabò dal nipote Carlo, insediato al potere in Cremona. Successivamente, in occasione di un ricevimento nel castello di Maccastorna eliminò anche Carlo e tutto il suo seguito. Tornato rapidamente a Cremona, occupò militarmente la città e si fece proclamare signore.


Legittimazioni:

Il 26 luglio 1406, raccolse  la popolazione cremonese nella piazza del comune e si fece proclamare signore di Cremona.

In occasione della calata in italia dell’imperatore Signismondo, il Fondulo vide riconosciuta la sua posizione attraverso il riconoscimento del vicariato imperiale.


Caratteristiche del sistema di governo:

Dal punto di vista del quadro istituzionale , il governo del Fondulo non si discostò particolarmente dal precedente assetto visconteo. Venne mantenuto il Consilium domini e Cabrino conservò il potere di emendare gli statuti. In particolare si ricordano provvedimenti per l’istituzione di corporazioni per le arti minori in modo da favorire la popolazione cittadina, su cui si reggeva la signoria, a scapito di quella del contado. Intraprese anche manovre nel campo monetario e prese provvedimenti per favorire la manifattura laniera in città.

Tuttavia, il maggiore impegno del signore si concentrò nello sforzo militare di difesa dell’indipendenza della città e nella conservazione della signoria.


Sistemi di alleanza:

 Tradita l’alleanza con i Cavalcabò per ottenre la signoria sulla città, negli anni della sua dominazione il Fondulo intraprese una instancabile azione diplomatica e militare su diversi fronti al fine di garantire la sopravvivenza della sua signoria su Cremona. Contrastato fu il rapporto con il duca Filippo Maria che alternativamente si servì del Fondulo ma operò sempre per abbatterne la signoria. Da parte sua il Fondulo cercò l’appoggio di diversi signori come il Malatesta e l’Arcelli, ma anche di Venezia, dell’imperatore Sigismondo e di papa Martino V, in funzione antiviscontea.


Cariche politiche ricoperte in altre citt?:

Legami e controllo degli enti ecclesiastici, devozioni, culti religiosi:

Nel 1412 riuscì a far eleggere vescovo di Cremona il cugino Costanzo Fondulo che gli avrebbe permesso il controllo del patrimonio ecclesiastico e  la gestione delle cariche, secondo una prassi abbastanza comune nelle signorie cittadine.


Politica urbanistica e monumentale:

Politica culturale:

Un grande successo del Fondulo fu quello di ottenere nel 1413 dall’imperatore Sigismondo la concessione di un privilegio per l’istituzione di uno Studium Generale, anche se non sembra che il provvedimento ebbe mai effetto.


Consenso e dissensi:

Giudizi dei contemporanei:

Fine della dominazione:

Con la morte di Giovanni Maria, il ducato di Milano passò nelle mani di Filippo Maria Visconti, molto più abile e determinato del fratello nel riconquistare i territori che negli anni della reggenza della duchessa si erano resi autonomi. Attraverso una campagna militare durata diversi anni e guidata dal Carmagnola e ad una abile politica diplomatica Filippo Maria riuscì ad isolare il Fondulo che si vide costretto a cedere la signoria su Cremona e le rocche cittadine in cambio di 40.000 fiorini d’oro.


Principali risorse documentarie:

Bibliografia delle edizioni di fonti e degli studi:

vd. Voce Fondulo, Cabrino su DBI e A. Gamberini, Cremona nel Quattrocento. La vicenda politica e istituzionale, in Storia di Cremona. Il Quattrocento. Cremona nel Ducato di Milano (1395-1535), a c. di G. Chittolini, Cremona 2004, pp. 7-11.


Apporti nuovi di conoscenza:

Note eventuali: