di:
Jean-Claude Maire Vigueur
Nato poco dopo metà XIII sec, morto dopo 1322.
Ca 1300-fino alla morte?
Gubbio.
Cante appartiene a una delle famiglie più potenti di Gubbio tra Due e Trecento, titolare di uno o più castelli o porzioni di castelli nel contado, di cui sicuramente Cantiano. A quando risale il possesso di tali castelli? Anche se la storiografia locale ha sempre considerato che i Gabrielli fossero una famiglia signorile del contado inurbata in data imprecisa, i lavori di S. TIBERINI, di gran lunga i più attendibili sulle famiglie signorili del Perugino e dell’Eugubino, non consentono di attribuire alla famiglia il possesso di giurisdizioni o diritti signorili prima dell’ultimo terzo del XIII secolo: cfr. TIBERINI, Le signorie rurali nell’Umbria settentrionale, pp. 122-123; ID, Repertorio delle famiglie e dei gruppi signorili nel perugino e nell’eugubino tra XI e XIII secolo (con un saggio introduttivo), saggio on line sul sito www.dspu.it
Cante può essere considerato signore di fatto della città, insieme con il fratello Bino, dopo il colpo di mano con il quale i guelfi, capeggiati da Cante, si riprendono a città nel giugno 1300. Secondo FRANCESCHINI, Gubbio dal comune alla signoria dei Montefeltro, p. 372, Cante nel 1307 “figura come estensore di un secondo elenco di ghibellini proscritti… con la qualifica di Defensor Communis et populi civitatis Eugubii”. Attenzione tuttavia a non sopravvalutare il significato di questo titolo in quanto, come fa osservare A. Luongo, è spesso sinonimo, nelle fonti trecentesche, di capitaneus populi, in una città nella quale, per di più, podestà e capitani del popolo interni erano la norma nel Duecento.
Capo della fazione guelfa di Gubbio, Cante diventa padrone della città il 24 giugno 1300 grazie ad un colpo di mano organizzato insieme con il legato pontificio nelle terre della Chiesa. La città era da un mese nelle mani dei ghibellini che se ne erano impossessati con l’aiuto di ghibellini toscani e marchigiani guidati da Uguccione della Faggiuola.
La bibliografia non offre nessuna indicazione su questo punto, all’infuori del titolo di Defensor… attestato nel 1307. E’ del tutto probabile che Cante abbia governato insieme con altri membri della famiglia, a cominciare dal fratello Bino che lo doveva sostituire durante le sue numerose e lunghe assenza da Gubbio. Non ci sono indizi per quel periodo di rivalità tra rami della famiglia, mentre non c’è motivo di dubitare dell’intesa che regna tra Cante e i suoi fratelli, figli e nipoti. Ma non sembra neppure che i Gabrielli abbiano avuto, a quell’altezza cronologica, la possibilità e l’intenzione di monopolizzare la totalità delle cariche comunali e di allontanare dall’esercizio del potere le altre famiglie dell’elite guelfe. Un elenco di ghibellini compilato poco dopo la morte dell’imperatore Enrico VII viene per esempio approvato insieme con Cante Gabrielli, da un esponente dei Della Branca, una famiglia dell’élite guelfa che ha ben poco da invidiare ai Gabrielli in materia di ricchezza, potenza e prestigio. Se tale era la situazione, allora è del tutto fuorviante parlare di Signoria per qualificare l’autorità o l’influenza esercitata dai Gabrielli sul comune nei due/tre primi decenni del XIV secolo: siamo in realtà in presenza di un sistema politico nel quale le principali cariche sono si’ monopolizzate da una ristrettissima elite di potenti famiglie guelfe ma che continua per il resto a funzionare secondo le regole stabilite dagli statuti.
Cante è uno dei principali leaders dello schieramento guelfo in Italia centrale. Nel 1319-1322 e forse oltre, è il capo militare delle truppe guelfe che operano tra Marche e Umbria, in particolare contro Assisi e Spoleto governate dai ghibellini; è un po’ il “pendant” di Federico da Montefeltro, trucidato con il resto della famiglia, eccetto il figlio Guido “Tigna” fatto prigioniero, proprio da Cante, nel 1322.
La figlia Chiara sposa Nallo Trinci, signore di Foligno fino al la sua morte nel 1321
Cante ha avuto un’intensa attività politica fuori Gubbio, ricoprendo numerose cariche forestiere in comuni della Toscana e delle Marche:
CP Roccacontrada 1288
Pod. Pistoia 1298
Pod Firenze 2° semestre 1298
Pod. Fossombrone 1299
Pod. di Firenze nominato da Carlo di Valois il 9 novembre 1301 con immediata presa di servizio, fino al 30 giugno 1302.: è lui l’arcinoto “autore” delle due condanne contro Dante
Pod. e CP di Roccacontrada nel febbraio 1305
Pod. di Cagli nella primavera 1306
Pod. e CP di Roccacontrada: nominato nell’aprile 1306, si fa rappresentare da un vicario
Pod. di Firenze nel 2° semestre 1306, succede al fratello Bino
Pod. di Orvieto tra fine 1314 e inizio 1315
Due membri della famiglia furono vescovi di Gubbio nella prima metà del XIV secolo:
- Francesco, fratello di Cante e di Bino, 1302-1326
- Pietro 1326-1345.
Ha ovviamente l’appoggio della fazione guelfa, di cui è il capo in città e uno dei principali leaders a livello regionale. La ripresa della città da parte dei guelfi guidati da Cante il 24 giugno 1300 è stata probabilmente seguita dall’abbandono della città da parte dei ghibellini.
Coincide probabilmente son la morte di Cante, avvenuta ad una data non conosciuta.
Vedi scheda famiglia Gabrielli.
G. FRANCESCHINI, Gubbio dal comune alla signoria dei Montefeltro, in Storia e arte in Umbria nell’età comunale. Atti del VI convegno di studi umbri, Gubbio, 26-30 maggio 1968, Perugia, 1971, p. 363-395; GABRIELLI, Cante, in DBI, 51, Roma, 1998, pp. 75-78, a cura di G. Ciappelli; Sandro TIBERINI, Le signorie rurali nell’Umbria settentrionale. Perugia e Gubbio, secc. XI-XIII, Roma 1999, pp. 122-123; ID, Repertorio delle famiglie e dei gruppi signorili nel perugino e nell’eugubino tra XI e XIII secolo (con un saggio introduttivo), saggio on line sul sito www.dspu.it