Grimaldi, Gaspare


di:
Estremi anagrafici:

metà XIII sec. - dopo agosto 1319



Durata cronologica della dominazione:

10 dicembre 1317- 27 luglio 1318



Espansione territoriale della dominazione:
Origine e profilo della famiglia:

Famiglia di origini cittadine, i Grimaldi discendevano probabilmente da Grimaldo Canella, console del Comune nel 1162, 1170 e 1184. A Genova erano insediati vicino alla chiesa di San Luca, dove si contendevano il controllo del territorio con gli Spinola.

Traevano le risorse economiche dalla pratica del commercio nel Mediterraneo, dove peraltro non disdegnavano di praticare la pirateria, e dalle transazioni finanziarie.

Di orientamento guelfo, erano vicini ai Fieschi coi quali condividevano la militanza politica e la parentela con famiglie dell’élite cittadina e rivierasca come i Grillo e i Del Carretto. Le vicende politiche genovesi fra Due e Trecento li portarono ad allontanarsi dalla città, dove però mantennero interessi economici e patrimoniali, per rafforzare la loro presenza nel Ponente ligure (dove alla metà del XIII secolo avevano acquisito il feudo di Stella nel savonese) fino a ritagliarsi uno spazio territoriale nella costa provenzale che si rivelerà fondamentale nella storia della famiglia. Nel gennaio del 1297 occuparono la rocca di Monaco, che diventò loro formale possesso nel 1341.

Al momento dell’istituzione del dogato molti dei Grimaldi erano già stabilmente insediati lontano da Genova, anche perché costretti dai bandi che li avevano ripetutamente colpiti. Negli anni immediatamente successivi all’ascesa del Boccanegra alcuni di loro furono riammessi in città e rientrarono in possesso dei beni confiscati. Da metà Trecento appaiono defilati dalla vita politica genovese, dove si impegnarono nella mercatura e nella cura del patrimonio immobiliare. I loro possedimenti si estendevano fino alla Sicilia, alla Calabria e al Regno di Napoli grazie ai servizi prestati come ammiragli nella flotta angioina, ma i loro interessi erano oramai concentrati su Monaco, da dove non esitarono a contrastare il doge quando si sentivano minacciati dal suo espansionismo nella Riviera.


Titoli formali:

Capitano del Comune di Genova.


Modalità di accesso al potere:

Acclamato Capitano assieme a Carlo Fieschi dalla parte guelfa vittoriosa.


Legittimazioni:

Caratteristiche del sistema di governo:

Sistemi di alleanza:

Cariche politiche ricoperte in altre citt?:

Legami e controllo degli enti ecclesiastici, devozioni, culti religiosi:

Politica urbanistica e monumentale:

Politica culturale:

Consenso e dissensi:

Giudizi dei contemporanei:

Fine della dominazione:

Per non soccombere a Matteo Visconti, alleato dei ghibellini genovesi, lui e il collega rinunciarono alla carica e consegnarono la città a Giovanni XXII e a Roberto d’Angiò (v.scheda Carlo Fieschi)


Principali risorse documentarie:

Bibliografia delle edizioni di fonti e degli studi:

Georgii et Iohannis Stellae Annales genuenses, a cura di G. Petti Balbi, Bologna, Zanichelli, 1975, pp. 82-84, 86, 90; Musso, R., Grimaldi, Gaspare, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, 59, 2002, pp. 513-516; Nuti, G., Fieschi, Carlo, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto dell’Enciclopedia italiana, 47, 1997, pp. 438-440; Promis, V. (a cura di), Continuazione della Cronaca di Iacopo da Varagine dal 1297 al 1332, «Atti della Società ligure di storia patria», X (1874), pp. 502-503; Remedi, A., I Grimaldi, in Pistarino, G. (a cura di), Dibattito su quattro famiglie del grande patriziato genovese, Atti del convegno (Genova 1991), Genova, Accademia ligure di scienze e lettere, 1992, pp. 58-64.


Apporti nuovi di conoscenza:

Note eventuali: