di:
Jean-Claude Maire Vigueur
1290-1348
1 agosto 1310 - fine luglio 1312
Roma e il distretto.
In seguito ad una divisone avvenuta nel 1285, il conte di Vaud fu staccato della Savoia e assegnato al fratello minore del conte di Savoia, Ludovico I (1250-1302). Il nostro Ludovico (1269-1348) fu il secondo a portare il titolo di conte di Vaud.
Alme urbis senator
Ludovico fu eletto dai normali organi del comune, probabilmente alla fine della primavera del 1310, in un momento di netta prevalenza dei rappresentanti del popolo all’interno del comune. Nell’estate successivo ricevette un secondo mandato di cui pero’ non si è conservata nessuna traccia documentaria. E’ possibile che il nome di Ludovico, principe molto vicino ad Arrigo di Lussemburgo eletto re dei romani, sia stato suggerito ai romani dal papa allora in ottimi rapporti con il futuro imperatore.
Ludovico è stato sicuramente eletto secondo le norme statutarie e probabilmente con la benedizione pontificia. Tutto lascia pensare che il secondo mandato gli sia stato conferito nelle stesse condizioni.
Sembra che Ludovico, scelto da un comune nel quale prevalgono nettamente le forze popolari, abbia governato nel rispetto delle norme statutarie e quindi delle prerogative dei consigli. Ci sono indizi che lasciano pensare che in alcuni campi, come quello del controllo del contado e dell’approvvigionamento della città, abbia agito con l’energia e la determinazione che i romani aspettavano da un principe quale era. E’ sicuramente segno dell’alta idea che aveva della propria funzione la presenza nella sua famiglia, piuttosto ben fornita, di un giurista della qualità di Cino da Pistoia.
Da sempre legato ad Arrigo di Lussemburgo, Ludovico prenderà decisamente parte in suo favore contro Roberto di Napoli e il partito guelfo dopo la rottura tra i due sovrani.
Fino all’estate 1311, Ludovico sembra aver goduto di un ampio consenso da parte della popolazione romana. Sarà la rottura tra Arrigo e il re Roberto di Napoli alla fine del 1311 a far riemergere a Roma il conflitto tra ghibellini e guelfi, perlomeno all’interno dell’aristocrazia baronale, e a provocare la deposizione di Ludovico da parte dei secondi, che approfittarono dell’assenza da Roma di Ludovico, andato a raggiungere Arrigo nel Nord-Italia. Al suo ritorno, Ludovico riuscirà a sloggiare i guelfi dal Campidoglio e a ripristinare la sua autorità sulla quasi totalità della città.
Ludovico rinuncia alla sua carica alla normale scadenza del suo secondo mandato, nel luglio 1312.
Di particolare interesse il testo della deliberazione con la quale il parlamento depone Ludovico (23 febbraio 1312), pubblicato in FALCO, La deposizione di Luigi di Savoia senatore di Roma, pp. 480-492.
G. FALCO, La deposizione di Luigi di Savoia senatore di Roma, in ASRSP, 34, 1911, pp. 465-492; P. S. LEICHT, Ludovico di Savoia, in Roma, nov. 1941, 22, pp. 447-466; E. DUPRE’ THESEIDER, Roma dal comune di popolo alla signoria pontificia (1252-1377), Roma 1952, pp. 396-422