Rossi, Marsilio


di:
Estremi anagrafici:

1287 - 1337



Durata cronologica della dominazione:

1326-1335



Espansione territoriale della dominazione:

Principalmente Parma, ma la sua signoria si estese anche sulle città di Cremona e Reggio Emilia, seppure per minor tempo.

Origine e profilo della famiglia:

vd. Famiglia Rossi


Titoli formali:

1328: Rettore di Reggio Emilia. 1329: vicariato imperiale concesso da Ludovico il Bavaro sulle città di Parma e Cremona. Nello stesso anno fu nominato anche vicario imperiale di tutta la Lombardia.


Modalità di accesso al potere:

la militanza nella pars Ecclesiae, e in particolare i legami con il legato pontificio Bertrando del Poggetto, permisero un progressivo inserimento di M. ai vertici del potere, inserimento facilitato dalla posizione di rilevanza militare e politica della famiglia Rossi a Parma. Dopo essere riusciti a cacciare dalla città i Sanvitale, Marsilio e i suoi fratelli si inserirono sempre più prepotentemente nei giochi di potere della città.


Legittimazioni:

la legittimazione al suo potere si ebbe formalmente e dall’alto grazie alla concessione del vicariato imperiale su Parma e Cremona, mentre a Reggio Emilia fu nominato Rettore. Nel 1332 fu armato cavaliere, insieme con il fratello Pietro, da Carlo di Boemia.


Caratteristiche del sistema di governo:

il governo di M. fu un governo multiplo, sempre condiviso con i fratelli, in particolare con Rolando e Pietro. Fin dall’inizio si caratterizzò come un governo nel quale gli interessi personali prevalsero su quelli del bene pubblico, e  la pacificazione delle discordie interne di cui fu artefice fu un elemento non ricercato, ma reso spesso necessario per ottenere altri benefici . In realtà, il vero obiettivo di M.  era quello di allontanare le antiche famiglie cittadine dai circuiti del potere. Gli interessi dei Rossi erano quelli di creare una dominazione che travalicasse i confini cittadini, nel tentativo di dare vita ad un dominio che potesse inserirsi con forza all’interno dei giochi di potere di governi più importanti (Visconti, Scaligeri, Carraresi…). Si dimostrò un abile diplomatico quando, dopo l’incarcerazione a tradimento del fratello Rolando per opera di Bertrando del Poggetto, si adoperò per la sua liberazione.


Sistemi di alleanza:

inizialmente schierato con il legato pontificio Bertrando del Poggetto – tanto da spingere la città a darsi, nel 1326, alla Chiesa – nel 1328, in occasione della futura discesa in Italia dell’imperatore Ludovico il Bavaro, M. mutò schieramento e si schierò a favore degli imperiali, ottenendo così il vicariato imperiale su Parma e Cremona. Ma nemmeno questa alleanza, così produttiva dal punto di vista delle legittimazioni, si rivelò duratura. Già nel 1331 M. era passato nuovamente allo schieramento guelfo, appoggiando la causa di Giovanni di Boemia, rivale di Ludovico.


Cariche politiche ricoperte in altre citt?:

1307: Capitano del Popolo a Bologna. 1327: rettore di Bologna. 1328: podestà di Padova.


Legami e controllo degli enti ecclesiastici, devozioni, culti religiosi:

Politica urbanistica e monumentale:

Politica culturale:

Consenso e dissensi:

nel 1330 M. scoprì una congiura che si stava organizzando ai danni della famiglia e in favore della Chiesa. I tre podestà delle arti dei pellicciai, dei fabbri e dei calzolai, ritenuti gli organizzatori dell’azione sovversiva, furono impiccati; i complici furono in parte carcerati e in parte uccisi, nel caso in cui non fossero riusciti a pagare una taglia loro imposta nel tempo stabilito di 15 giorni. Questo episodio, e la durezza della sua repressione, evidenzia chiaramente il clima di tensione e di sospetto che imperversava negli anni di signoria di M.


Giudizi dei contemporanei:

Fine della dominazione:

assediato a partire dal 1335 da viscontei e Scaligeri, fu convinto dallo zio Marsilio da Carrara a cedere Parma al della Scala, in cambio però di garanzie su Fidenza (che sarebbe dovuta essere di pertinenza viscontea), e Pontremoli.


Principali risorse documentarie:

vd. Famiglia Rossi.


Bibliografia delle edizioni di fonti e degli studi:

vd. Famiglia Rossi.


Apporti nuovi di conoscenza:

Note eventuali: