Ordelaffi, Francesco (IV) detto Cecco


di:
Estremi anagrafici:

1435-1466.



Durata cronologica della dominazione:

1454-1466.



Espansione territoriale della dominazione:

Forlì, Forlimpopoli.

Origine e profilo della famiglia:

Vedi scheda famiglia Ordelaffi. Cecco era figlio di Antonio O., e fratello di Pino (II).


Titoli formali:

Vicario generale in temporalibus per la S. Sede.


Modalità di accesso al potere:

Nel 1443 Cecco e il fratello Pino erano stati affiancati al padre Antonio nell’investitura del vicariato apostolico da parte di papa Eugenio IV, poi rinnovato nel 1446. Ciò tuttavia non bastò a garantire una successione tranquilla alla morte di Antonio nel 1448. La madre di Cecco e Pino, Caterina Rangoni, assunse la reggenza a causa della minore età degli eredi, condividendo il potere con il fratello Ugo. Cecco assunse il potere quando raggiunse la maggiore età, nel 1466, ma i rapporti con il fratello Pino furono molto tesi.


Legittimazioni:

Caratteristiche del sistema di governo:

Sistemi di alleanza:

Caterina Rangoni organizzò il matrimonio di Cecco con Elisabetta Manfredi e di Pino con Barbara Manfredi, entrambe figlie del signore di Faenza Astorgio II.


Cariche politiche ricoperte in altre citt?:

Legami e controllo degli enti ecclesiastici, devozioni, culti religiosi:

Nel 1458 Cecco e i Rangoni destituirono dalla carica l’abate del monastero di S. Ruffillo di Forlimpopoli, e vi imposero Sinibaldo, figlio illegittimo di Antonio O.


Politica urbanistica e monumentale:

Politica culturale:

Consenso e dissensi:

Gli anni di Cecco furono segnati da un clima di tensione nella corte degli O. e in città, a causa della rivalità tra l’O e il fratello Pino, e soprattutto dello strapotere di Caterina Rangoni e del fratello Ugo.


Giudizi dei contemporanei:

Fine della dominazione:

Morte.


Principali risorse documentarie:

Data la dispersione quasi totale della documentazione signorile e cittadina, la conoscenza di questa fase della storia degli O. si basa quasi esclusivamente su fonti narrative, forlivesi e non.

 


Bibliografia delle edizioni di fonti e degli studi:

Fonti: L. Cobelli, Cronache Forlivesi di L. C., a cura di G. Carducci e di E. Frati, Bologna 1874; Annales Forolivienses ab origine urbis ad a. 1473, a cura di G. Mazzatinti, RIS2, XXII, II, Città di Castello 1903-1909; Magistri Tolosani Chronicon Faventinum, a cura di G. Rossini, RIS2, XXVIII, 1, Bologna 1936.

Studi: G. Pecci, Gli Ordelaffi, signori di Forlì, Faenza 1955; F. L. Ravaglia, Scarpetta degli Ordelaffi Signore di Forlì, Forlì 1955; Id., Il primo Pino degli Ordelaffi, Forlì 1956; Id., Le case degli Ordelaffi in Forlì, Forlì 1958; E. Balzani Maltoni, La famiglia degli Ordelaffi dall’origine alla signoria, in «Studi Romagnoli», XI (1960), pp. 247-272; Ead., La signoria di Francesco Ordelaffi, in «Studi Romagnoli», XV (1964), pp. 233-276; A. Vasina, I romagnoli fra autonomie cittadine e accentramento papale nell’età di Dante, Firenze 1965, ad indicem; J. Larner, Signorie di Romagna. La società romagnola e l’origine delle Signorie, Bologna 1972, ad indicem; A. Vasina, Romagna Medievale, Ravenna 1970, ad indicem; Id., Forlì nel medioevo: aspetti e momenti del suo sviluppo sociale ed edilizio, in «Studi Romagnoli», XXIII (1972), pp. 13-33; Id., Forlì nel medioevo: società e cultura, in Forlì: società e cultura, Forlì 1975; A. Calandrini, G. M. Fusconi, Forlì e i suoi vescovi. Appunti e documentazione per una storia della chiesa di Forlì, Forlì 1985; Storia di Forlì, vol. II, Il Medioevo, a cura di A. Vasina, Bologna 1990; A. Poloni, vice Ordelaffi Pino, in DBI, in corso di stampa.


Apporti nuovi di conoscenza:

Note eventuali: