di:
Francesco Pirani
Seconda metà XIII secolo – 1340.
1331-1340.
La terra di Matelica e il suo modestissimo contado.
Vedi scheda famiglia Ottoni.
Nessun titolo formale.
L’assunzione del governo di Matelica da parte dell’O., nel 1321, avvenne probabilmente con l’appoggio del vescovo di Arezzo Guido Tarlati, come suggerisce l’erudizione storica locale.
Nessuna legittimazione formale.
L’O. militò alternativamente nelle fila papali e imperiali. Al momento dell’assunzione del potere a Matelica nel 1321, il comune sostenne il partito ghibellino, attirandosi per questo la condanna di Giovanni XXII pronunciata nel 1323. All’epoca della discesa di Ludovico il Bavaro in Italia, Burgaruccio si schierò dalla parte di quest’ultimo e nel giugno 1329 partecipò insieme agli altri leader del partito ghibellino al parlamento di Osimo, dove fu eletto fra i componenti di un ristretto consiglio deputato al controllo delle milizie. Dopo il fallimento dell’impresa dell’imperatore, il comune di Matelica fece ufficialmente ritorno nel 1331 all’obbedienza pontificia. Negli anni successivi l’O. si riavvicinò al partito papale: nel 1339 offrì il sostengo al rettore Giovanni de Riparia nella pacificazione di Fabriano, ricevendo per questo una attestazione di lode da parte di papa Benedetto XII.
Podestà ad Arezzo nel 1321.
Vedi voce “Fine della dominazione”.
Nel 1340, all’acuirsi degli scontri fra fazioni interne a Matelica, nel corso di una insurrezione popolare, ben documentata attraverso le deposizioni raccolte nell’Informatio, un’inchiesta politica svolta nel 1341 dal rettore Giovanni Dalpérier nella Marca, l’O. e suo figlio Ranuccio furono uccisi, mentre i nipoti Corrado e Guido vennero cacciati da Matelica. Probabilmente all’uccisione di Burgaruccio non fu estraneo l’appoggio della curia provinciale, dal momento che il rettore della Marca aveva da poco ripreso il controllo politico e militare sulla terra appenninica. Dopo l’uccisione dell’O. a Matelica fu instaurato un governo popolare e nello stesso anno furono promulgati nuovi statuti.
Pochissimi i documenti su Burgaruccio: una delle fonti più rilevanti appare l’Informatio del 1341.
Fonti: C. Acquacotta, Lapidi e documenti alle memorie di Matelica, Ancona 1839, docc. 111, 115, 117; G. Luzzatto, Gli statuti delle società del popolo di Matelica (1340), Senigallia 1906; F. Pirani, Informatio status Marchie Anconitane. Una inchiesta politica del 1341 nelle terre dello Stato della Chiesa, in Reti medievali- Rivista, V (2004), 2, www.retimedievali.it
Studi: C. Acquacotta, Memorie di Matelica, Ancona 1838, pp. 120-27; L. Passerini, Ottoni di Matelica, in P. Litta, Famiglie celebri italiane, Milano 1868 (con imprecisioni e affermazioni infondate); L. Barbini, La signoria degli Ottoni, Matelica 1988.