di:
Tomaso Perani
metà XIII secolo - 1321
1314 - 1321
Lodi
vd. scheda famiglia Vistarini
Il 6 gennaio 1314 Bassiano venne indicato con il titolo di vicarius pro illustrissimo domino Henrico de Flandria Laudensi Comite. Nel 1321 ottenne finalmente il titolo di dominus Laude.
Con la sottomissione della città ad Enrico VII i Vistarini, famiglia leader dello schieramento ghibellino, vennero riammessi in città. Una volta ricevuto il titolo comitale dall’imperatore, Enrico di Fiandra scelse il Vistarini come suo vicario in città, probabilmente in virtù della posizione di supremazia occupata in Lodi dalla famiglia. Quando nel 1321, Enrico di Fiandra cercò di passare al partito filo-papale, cedendo Lodi al pontefice, i Vistarini insorsero e Bassiano prese direttamente il potere.
Per la prima parte del suo dominio su Lodi, Bassiano era formalmente legittimato dall’essere vicario del conte Enrico di Fiandra, sebbene, pare, governasse in maniera autonoma. Nel 1321 riuscì a farsi proclamare signore di Lodi grazie all’appoggio di Matteo Visconti.
Il governo di Bassiano su Lodi si configurò come una signoria individuale slegata dall’ordinamento comunale e che traeva la propria autorità dal titolo di vicario del conte di Lodi. Sul suo operato in politica interna non si hanno però notizie.
Bassiano non abbandonò mai lo schieramento ghibellino ed in particolare rimase sempre strettamente legato alla figura di Matteo Visconti, grazie all’appoggio del quale ottenne la signoria in occasione del passaggio di fronte del conte Enrico di Fiandra.
La signoria del Vistarini si concluse con la morte di Bassiano nel 1321.
vd. Scheda famiglia Vistarini
B. Corio, Storia di Milano, a c. di A. M. Guerra, Torino 1978, vol. II ; Codice diplomatico laudense, a c. di C. Vignati, Milano 1883-1885, II, ad indicem, A. Caretta, L. Samarati, Lodi, profilo di storia comunale, Milano 1958, p. 153; M. Grossi, Antonio Fissiraga signore di Lodi, 1253 c.a.-1327, Lodi 1985, L. Samarati, Lodi nuova. L’età medievale e moderna, in Lodi. La storia dalle origini fino al 1945, Lodi 1989, pp. 228-229;